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Convento San Pasquale e Oasi della Pace

Foto Convento San Pasquale Airola
Descrizione

Nel 1713, Donna Antonia Caracciolo, principessa della Riccia e ultima duchessa di Airola, ottenne dalla Santa Sede il permesso per edificare una chiesa e un convento destinati ai Frati Minori Alcantarini. Dieci anni più tardi, nel 1723, il cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento e futuro papa Benedetto XIII, giunse ad Airola con la sua corte per benedire solennemente la prima pietra della nuova chiesa, che volle dedicare alla Beata Vergine Maria e a San Pasquale Baylon.

Sebbene oggi il complesso sia conosciuto come San Pasquale, il titolo giuridico ufficiale resta SS. Concezione, a sottolineare la doppia intitolazione originaria voluta dal Cardinale Orsini: all’Immacolata Concezione e a San Pasquale Baylon.


Architettura e decorazioni

Lo stile del convento ricalca quello tipico delle costruzioni alcantarine: semplice, simmetrico e sobrio, così come la chiesa, raccolta e devota. L’edificio venne completato nel 1725, come riportato sulla porta del convento. Sull’ingresso della chiesa, invece, campeggia lo stemma nobiliare della famiglia Caracciolo.

L’interno della chiesa presenta una navata unica coperta da volta a botte, con sei cappelle laterali, tre per lato, ciascuna dotata di altare e collegate tra loro. Le cappelle conservano eleganti balaustre in marmo policromo, realizzate tra il 1905 e il 1926. L’altare maggiore, inizialmente in legno, fu sostituito intorno al 1800 da un altare in marmo policromo, decorato da colonne e cornici che incorniciano la statua dell'Immacolata Concezione.

Alla sinistra dell’altare maggiore si trova la statua lignea di San Pasquale, risalente al XVIII secolo.


Il Collegio Serafico

All’inizio del Novecento fu istituito un Collegio Serafico all'interno del convento. Per far fronte alle esigenze di spazio, nel 1935 fu costruito un piano superiore. Il collegio funzionò ininterrottamente fino al novembre 1943, quando fu temporaneamente sospeso a causa della guerra. Durante questo periodo, nei locali furono ospitati 30 chierici teologi della Provincia della Madonna delle Grazie di Benevento, la cui sede era stata distrutta dai bombardamenti. Le attività del collegio ripresero regolarmente nel novembre 1945.

Oggi il primo piano ospita le celle dei frati, semplici e con volte a botte, mentre il secondo piano, ristrutturato, accoglie una cappella e una scuola privata.


Decorazioni artistiche e pittoriche

Tra il 1935 e il 1939, il maestro stuccatore Mormile realizzò gli stucchi decorativi della chiesa, compreso il maestoso bassorilievo in stucco dietro l’altare maggiore:

Il Trionfo dell’Immacolata Concezione”, con una rappresentazione del dogma insieme a Giovanni Duns Scoto. Altri stucchi abbelliscono cornicioni, archi, capitelli e troni degli altari.

Nella cappella di San Pasquale Baylon, i pittori Giulio e Amelio Mormile, figli dello stuccatore, realizzarono tre pregevoli affreschi: “San Pasquale in estasi”, “San Pasquale schernito dagli Ugonotti”, “San Pasquale distribuisce il pane ai poveri”. Sotto la volta della chiesa, gli stessi artisti dipinsero: “L’Ultima Cena”, “L’Immacolata con San Francesco e Santa Chiara”, “San Pasquale in adorazione del Tabernacolo”, “San Francesco in viaggio verso l’Oriente”, “San Francesco invia i frati ad annunciare la pace”.

Nel 1995, il maestro Graziadei Tripodi, pittore e restauratore, decorò la parte absidale con due scene pittoriche.


Il ritrovamento di Fra Ilarione

Durante i lavori di consolidamento dopo il terremoto del 1980, nelle fondamenta della cappella di San Pasquale venne scoperta una cassetta in piombo contenente i resti mortali di Fra Ilarione di Santa Maria di San Marco (AV). All’interno si trovava anche una bottiglia di vetro, sigillata, con il sangue del defunto in parte ancora liquido. I resti erano stati deposti il 21 novembre 1904 dopo una ricognizione ufficiale da parte del vescovo di Sant’Agata dei Goti, Mons. Ferdinando M. Cenci. A testimonianza dell’evento, fu posta una lapide commemorativa nella cappella.

Nel necrologio della Provincia, Fra Ilarione è ricordato come:

Religioso di fervida pietà, semplice e austero, amato e venerato dal popolo e dal clero, carissimo al vescovo S. Alfonso Maria de Liguori. Morì in odore di santità a novant’anni, il 20 gennaio 1792.

Alla sua figura sono legati numerosi miracoli e profezie, tutte tramandate e considerate avveratesi.


L’Oasi di Pace

Il 13 maggio 1997, grazie alle offerte dei fedeli, è stata inaugurata nel giardino del convento l’Oasi di Pace, luogo di raccoglimento e preghiera, benedetta da Mons. Mario Paciello, allora vescovo diocesano.


Il Convento

Il convento, situato sul lato sud della chiesa, è a pianta quadrata con un chiostro centrale. Al centro si trova un pozzo decorato con marmi provenienti dalla balaustra dell’altare maggiore, rimossi durante i lavori di restauro degli anni Ottanta.


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Corso Caudino, 33, 82011 Airola BN, Italia

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